Non è fantascienza, ma l’analisi di immagini, nel dettaglio quelle delle Tac ai polmoni ad opera di un algoritmo denominato Sybil.

Il suo nome è Sybil, come le figure mitologiche greche e romane, ma a differenza di queste note per le profezie spesso oscure o ambivalenti, Sybil prevede in maniera chiara e con un accuratezza che può arrivare al 94% la comparsa di tumori al polmone fino a 5 anni prima. In pratica l’algoritmo legge le Tac rilevando dettagli infinitesimali, invisibili all’occhio umano, riconoscendo modelli di presentazione delle cellule che portano alla formazione di noduli.

L’impatto dell’intelligenza artificiale nella diagnosi del tumore al polmone è particolarmente rilevante considerando che questo tipo di cancro è quello più mortale, con 1,7 milioni di morti in tutto il mondo nel 2020, infatti la diagnosi precoce aumenta il tassi d sopravvivenza del 70% (contro il 10% dei casi in cui la malattia viene diagnosticata ad uno stadio avanzato).

Il dottor Florian Fintelmann e la dottoressa Lecia Sequist confrontano una TAC analizzata da Sybil con una scansione analizzata da un radiologo. NBC News
Il dottor Florian Fintelmann e la dottoressa Lecia Sequist confrontano una TAC analizzata da Sybil con una scansione analizzata da un radiologo. NBC News

Il sistema è nato dalla collaborazione del Mit (Massachusetts Institute of technology) e i medici del Massachusetts General hospital tra i quali Lecia Sequist, oncologa che in un intervista alla Nbc dichiara tra le altre cose :””è un algoritmo che riesce ad identificare modelli di presentazione delle cellule polmonari sulle tac ed altri fattori in grado di individuare aree a particolare rischio. Sybil letteralmente disegna un cerchio rosso intorno alla zona in cui ci sono alte probabilità che compaia un nodulo maligno negli anni successivi””

Di Admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial